Nato a Palermo nel 1973.
Igor Scalisi Palminteri è nato a Palermo nel 1973. All’età di 20 anni entra a far parte dell’ordine dei frati cappuccini e con loro trascorre 7 anni. Diplomato in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Palermo, ha esposto in numerose mostre personali e collettive, in Italia e all’estero. Dopo le prime mostre ha deciso di assumere il cognome della madre, scomparsa prematuramente.
Elemento costante in tutta la sua produzione è quello della sacralità e dei santi. Un senso riveduto, distorto e persino ambiguo del sacro è onnipresente nella poetica dell’artista. Se da un lato rappresenta i santi come semplici esseri umani, dall’altro si riappropria di alcune icone, rielaborandole senza mai privarle della loro sacralità, ma utilizzandole come punto di partenza per un’indagine sulla natura umana e la sua identità.
Ha animato diversi laboratori di arti visive rivolti a bambine, bambini, ragazze e ragazzi, spesso a rischio di esclusione sociale, collaborando con Istituti Scolastici e con i servizi sociali (USSM).
Dal 2018 sceglie di dedicarsi quasi esclusivamente agli interventi per strada, dove opera dialogando con gli abitanti e cercando di diffondere attraverso l’arte un senso di comunità e di cura. Le sue opere hanno un valore che va oltre l’estetica, e diventano a volte patrimonio dei luoghi in cui si trovano. Importanti interventi come LA SANTA MORTE, SAN BENEDETTO IL MORO, VIVA SANTA ROSALIA vengono realizzati nel corso di quest’anno.
Sempre nel 2018 cura il progetto CARTOLINE DA BALLARO’, che prevede la realizzazione di 5 muri dipinti da Andrea Buglisi (co-curatore), Alessandro Bazan, Fulvio Di Piazza e Crazyone. Il progetto ha una forte risonanza e un impatto intenso sul paesaggio urbano. Dal 2022 Netflix trasmette in 30 paesi il documentario Prospettiva Ballarò, a firma di Cuccia e Bellìa, che racconta i 5 interventi pittorici all’interno del quartiere che ruota intorno al mercato di Ballarò.
Nel 2019 realizza SANGU E LATTI su un prospetto del quartiere Sperone di Palermo, iniziando così un percorso insieme alle realtà locali. Nel 2021 sarà così uno dei co-ideatori di SPERONE167 insieme all’artista CHEKOS e Danilo Alongi di Afea Art & Rooms: dall’incontro con gli abitanti del luogo, le associazioni, le scuole e innumerevoli professioniste e professionisti nasce un’alleanza creativa che ha come motore l’arte urbana.
Del 2022 l’uscita del documentario Il Gabbiano più inutile del mondo attraverso il quale il regista Giuseppe Lanno racconta la sua storia, i suoi interventi nei quartieri ad alto rischio di esclusione sociale, i luoghi del suo quotidiano, il suo studio.
Dal 2018 collabora con lo studio di architettura AM3 per la realizzazione di una nuova chiesa nell’Arcidiocesi di Agrigento. La Chiesa del Cuore Immacolato di Maria è stata consacrata nel Novembre 2022; per questo progetto, Igor ha disegnato e realizzato gli arredi sacri, i poli liturgici e tutte le opere d’arte.
Nel 2023, Igor Scalisi Palminteri presenta “Quello che rimane dopo una mareggiata”, un’opera in cui, attraverso il dipinto di Fratel Biagio, denuncia l’importanza di prestare attenzione ai luoghi fragili. Questo lavoro rappresenta un atto politico e spirituale, rivendicando la bellezza e la cura per gli spazi e, soprattutto, per le persone che li abitano.
Nello stesso anno, riceve un invito dalla Fondazione Con il Sud per realizzare “NESSUNO RESTI SOLO” al Parco Verde di Caivano. Tra le sue numerose opere del 2023, spicca “TI RISSI NO”, un omaggio alle donne, ragazze e bambine vittime di femminicidio e violenza.
Il 2024 segna un ulteriore sviluppo nella sua produzione artistica, con opere significative come il ritratto di Franco Scaldati, “poeta e cantore delle viscere di Palermo”, e “CUORE”, un tributo alla resilienza del popolo romagnolo colpito da alluvioni. Inoltre, presenta “UN OCEANO”, dedicato a Franco Battiato, un artista per il quale Igor nutre un profondo rispetto.
Tra le sue opere murali del 2024 figurano titoli evocativi come BELLA CIAO, PACE, A CURUNA, DOVE DI PORTO, RUSULIA e LA PUTIA DEI SOGNI. Igor è anche coinvolto, insieme all’artista Angelo Sicurella, nel progetto di pittura sonora “300 grammi”, presentato al Museo regionale d’Arte Moderna e Contemporanea Belmonte Riso in occasione del 400° Festino di Santa Rosalia.