Cosa vedere a Palermo in 2 giorni.

APalermo è la nuova Berlino: assolutamente sì, ma aggiungi un clima spettacolare, il mare cristallino e una tradizione gastronomica imbattibile! Abbiamo trascorso 3 giorni nella culla del Mediterraneo e, se le nostre aspettative pre partenza erano alte, possiamo dirti che sono state ampiamente superate. Palermo è una città in continua evoluzione, capace di farti vivere esperienze diverse, ma accomunate dalla stessa autenticità. Abbiamo avuto la grande fortuna di scoprirla insieme a dei veri local che ci hanno accompagnate a conoscere i loro angoli preferiti: in questa guida puoi scoprire cosa vedere a Palermo in 2 giorni tra luoghi dell’arte contemporanea, chiese, botteghe creative, locali, opere di arte urbana e molto altro.

Street art a Palermo: i luoghi da non perdere

Palermo il barocco siciliano dialoga con micro e macro interventi di arte urbana, creando dei cortocircuiti che lasciano il segno. Durante il nostro viaggio abbiamo esplorato mercati e quartieri periferici, il centro storico e il lungo mare, rimanendo colpite dalla vasta produzione artistica che si racconta sui muri delle città. Qui puoi trovare un recap di alcune opere di street art a Palermo da non perdere e dove trovarli.

Mercato di Ballarò

Se sei a Palermo, non puoi non visitare lo storico mercato di Ballarò che è il punto di riferimento sia dei local che dei turisti che vogliono vivere un’esperienza di vita, ma anche gastronomica in pieno stile siciliano. Noi abbiamo visitato Ballarò in due momenti diversi, il sabato e la domenica mattina. Durante tutta la nostra passeggiata, partendo dal mercato ma raggiungendo anche vie meno battute, abbiamo visto tantissimi interventi di arte urbana realizzati da Igor Scalisi Palminteri, Tutto e Niente, Andrea Casciu, Ema Jons, Chekos e altri artisti.

Un consiglio: se vuoi fare il pieno di prodotti tipici siciliani, questo è il posto giusto per te!

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@Travel on Art, opera Igor Scalisi Palminteri a Ballarò

Mercato Vucciria

Un altro luogo storico di Palermo è il mercato della Vucciria che è il posto perfetto per concederti un aperitivo o un calice di vino/birra serale. Percorrendo via dell’Argenteria fino a Piazza Caracciolo, puoi ammirare tantissime saracinesche su cui sono stati realizzati interventi di arte urbana. A Piazza Garraffaello sono visibili molti pezzi di Hopnn, C215, Tutto o Niente e altri.

Mercato del Capo

Il Mercato del Capo è stato la prima tappa del nostro viaggio a Palermo e qui abbiamo gustato alcuni dei piatti tipici dello street food siciliano (inutile dire che è stata un’esperienza mistica). Tra i vicoli si possono ammirare molti interventi di arte urbana come le niňas de Julieta, le storie di Exit/Enter, i personaggi di Tutto o Niente e altre opere. Due tappe imperdibili sono via Gianferrara e via dei Carrettieri.

Sperone

Lo Sperone è una zona di Palermo, nell’area sud-orientale della città, da cui si vede il mare. Negli ultimi anni qui sono stati realizzati alcuni grandi interventi di muralismo: spiccano quelli di Igor Scalisi Palminteri, Giulio Rosk e l’ultima opera di Chekos, nell’ambito del progetto Sperone167 che ha creato un ponte tra i quartieri periferici di Sperone di Palermo e della 167 di Lecce. Qui puoi scoprire di più sul progetto!

Leggi anche: Il progetto d’arte pubblica Sperone167

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@Travel on Art, opere Sperone

Kalsa

Se ti stai chiedendo cosa vedere a Palermo in 2 giorni, non possiamo non citarti uno dei nostri quartieri preferiti, la Kalsa. Qui sono intervenuti alcuni artisti per quattro opere sulle facciate di tre edifici di edilizia popolare e su un muro perimetrale a pochi metri da Piazza Ventimiglia. Gli artisti coinvolti sono Camilla Falsini, Rosk e Loste, Basik e Mbre Fats. Vicino al muro perimetrale di Mbre Fats, c’è un intervento di Tvboy che raffigura Santa Rosalia di Palermo.

Borgo Vecchio

Insieme a Ballarò, il Capo e la Vucciria, Borgo Vecchio è uno dei quattro mercati storici di Palermo, anche se più piccolo e meno avvezzo alla visita da parte di turisti. Qui si è svolto un progetto di integrazione sociale per i bambini, “Borgo Vecchio Factory”, ideato dalle organizzazioni no profit palermitane “Push” e “Per Esempio Onlus” in collaborazione con l’artista Ema Jons. L’artista ha già coinvolto 20 bambini e ragazzi tra i 5 e i 15 anni proponendo laboratori artistici doposcuola e il frutto di questo lavoro si può ancora intravedere sui muri e sui tetti di alcune case, partendo da via Cusimano. Ci sono anche interventi di artisti come Alleg, Aris e altri.

Inoltre è stato realizzato un progetto dall’Hotel Ibis Styles in via Francesco Crispi: realizzare 5 opere su circa 800 metri quadrati di muro e sono stati 7 gli artisti protagonisti.

Ci sono molte altre opere di arte urbana che ti consigliamo di non perdere durante il tuo viaggio a Palermo, ma qui trovi la nostra guida con tutte le indicazioni.

Leggi anche: Street art a Palermo: quartieri e opere da non perdere

11 luoghi d’arte da non perdere a Palermo

Palermo è una città che ti stupisce, a volte quasi ti scuote: la sua anima ha mille sfaccettature ed è impossibile riuscire a conoscerla fino in fondo. Se ti stai interrogando su cosa vedere a Palermo in 2 giorni, qui abbiamo pronti per te 11 luoghi d’arte che, in modi diversi, ci hanno lasciato un segno!

Museo regionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Palermo

Il Museo Riso di Palermo accoglie la collezione permanente d’arte contemporanea composta da opere realizzate, dagli anni Cinquanta a oggi, da artisti italiani e stranieri. Nonostante la conservazione di alcune opere lasci un po’ a desiderare, ti consigliamo di visitarlo per vedere la straordinaria installazione “Senza Titolo” di Jannis Kounellis:  in un ambiente assolutamente vuoto, un esercito di armadi sospesi a soffitto sconvolge ogni legge gravitazionale, lasciandoti senza fiato.

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@Travel on Art, opera di Jannis Kounellis Palazzo Riso

Quattro Canti

Quattro Canti, o piazza Villena, o Ottagono del Sole, o Teatro del Sole, è il nome della piazza ottagonale all’incrocio dei due principali assi viari di Palermo: via Maqueda e via Vittorio Emanuele. Si tratta di un Instagram Spot, ma il suo fascino è innegabile: se riesci prediligi la mattina presto per lasciarti risucchiare da questo angolo tra cielo e terra.

Lo Studiolo di Antonio Curcio

A due passi dai Quattro Canti, nel cuore del centro storico, spicca una piccola bottega d’arte che racconta una Palermo autentica: il merito è dell’artista Antonio Curcio, che noi abbiamo conosciuto e che apprezziamo a livello artistico e umano. Attraverso le parole di un personaggio, dal nome B1, l’artista prova a raccontare la città dimenticata. Qui puoi perderti tra le sue terrecotte dipinte a mano: se visiti Palermo, non perderti lo Studiolo!

Cantieri della Zisa

Cantieri Culturali alla Zisa sono un’ex area industriale di Palermo, alle spalle del Castello della Zisa, e un interessante esempio di archeologia industriale. Questo polo culturale della città ospita una biblioteca, spazi didattici e lo spazio ZAC che è gestito dalla Fondazione Merz (qui abbiamo visitato una splendida mostra collettiva). Passeggiando per questa zona così ampia, non mancano interventi di arte urbana e un bellissimo ristorante con distesa in cui sentirti catapultato in Nord Europa. Spoiler: è uno dei nostri posti preferiti di Palermo!

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@Travel on Art, ZAC Cantieri alla Zisa

Legatoria contemporanea Menabò

Menabò è una legatoria contemporanea nel centro storico di Palermo, specializzata nella produzione di quaderni, taccuini, agende, scatole, album. E in generale di tutto quello che si sfoglia, si scrive e si riempie. Se vuoi farti un regalo, passa da qui!

Moltivolti

Moltivolti è un ristorante, ma anche un’associazione di volontariato e uno spazio per il coworking, un punto di riferimento delle attività non profit nel quartiere multietnico di Ballarò. Qui si organizzano spesso mostre fotografiche ed eventi culturali: dopo un incendio a gennaio, ha riaperto questo weekend ed è un luogo davvero da non perdere per respirare nuove contaminazioni.

Vicolo Artale

Il vicolo Artale ospita il Museo del Carretto Franco Bertolino che è un tuffo nella tradizione sicula ricca di tanti colori! Questo posto si trova dietro la Cattedrale ed è perfetto per chi viaggia con i bambini!

Chiesa di Gesù di Casa Professa

La Chiesa del Gesù nota anche come Casa Professa, è una delle più importanti chiese barocche di Palermo e dell’intera Sicilia e non ti neghiamo che, tra tutte quelle che abbiamo visitato, è quella che ci ha rubato al cuore. L’interno, presenta una pianta a croce latina con tre navate, un ampio presbiterio e una serie di cappelle laterali. L’incredibile sfarzo dello stile barocco risulta essere decisamente contrastante con la facciata, più semplice e austera: quando l’abbiamo visitata, stava facendo le prove il coro in vista della domenica delle palme. Impossibile dimenticare quel momento!

Santa Maria dello Spasimo

Quando varchi la soglia di un luogo e resti senza fiato con lo stupore di un bambino: ci è successo nel complesso conventuale intitolato a Santa Maria dello Spasimo, voluto nei primi anni del XVI secolo da Jacopo de Basilicò. Oggi la chiesa con la sua navata a cielo aperto, è un luogo suggestivo adibito a spazio culturale che ospita eventi di vario genere: un sogno!

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@Travel on Art, Santa Maria dello Spasimo

Teatro Massimo

Il Teatro Massimo Vittorio Emanuele di Palermo è il più grande edificio teatrale lirico d’Italia e il terzo più grande d’Europa. Non appena varchi la soglia e vedi il palcoscenico, è impossibile non rimanere inermi davanti ad una tale bellezza: se ancora non sai cosa vedere a Palermo in 2 giorni, questa è una tappa da inserire nel tuo itinerario.

Chiesa dell’Immacolata Concezione al Capo

Il centro storico di Palermo custodisce un susseguirsi di gioielli barocchi è uno di questi è la Chiesa dell’Immacolata Concezione al Capo. Considerato da tutti un capolavoro del barocco fiorito palermitano, per realizzare questa chiesa servirono più di 140 anni di lavori: ma fidati che ne vale la pena!

Dove mangiare a Palermo

A Palermo, più che ovunque, il cibo è sinonimo di condivisione e non può essere inteso come una pausa veloce tra un impegno e l’altro. Noi in questi 3 giorni abbiamo mangiato più che nell’ultimo anno, ma non puoi dire di entrare in empatia con la città se non sei disposto ad abbracciare piatti su piatti su piatti! Qui ti consigliamo alcuni dei ristoranti in cui abbiamo mangiato meglio perché nella guida su cosa vedere a Palermo in 2 giorni non può mancare il giusto spazio dedicato al food:

  • Osteria Alivaru, nel quartiere Kalsa, è un piccolo angolo in cui si respira la vera accoglienza siciliana. Qui non sei un cliente, ma un ospite: la caponata e i carciofi sono un capolavoro;
  • Dainotti’s al Capo è il regno dello street food al mercato del Capo: qui devi provare lo sfincione, la caponata di melanzane in agrodolce e il cardo fritto;
  • Kiddikà Officine del Gusto è un laboratorio sensoriale: pochissimi tavoli e pochi piatti per gustare al meglio le materie prime siciliane;
  • Taverna Conti nel cuore del mercato di Ballarò è un posto autentico, poco attento alla forma, ma molto alla sostanza: lo spaghetto mantecato con pomodorini freschi è poesia;
  • Taverna Azzurra alla Vucciria è il regno degli alcolici: qui ti consigliamo di assaggiare un bicchiere di Sangue o di Zibibbo.
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@Travel on Art, quartiere Kalsa

6 piatti tipici vegetariani da non perdere a Palermo

Essere vegetariani in alcune città italiane non è semplice, ma a Palermo non è così! Qui non abbiamo fatto nessuna fatica a trovare soluzioni vegetariane golose e nel rispetto della tradizione. Ecco quali sono 6 piatti che ti consigliamo di assaggiare (anche se sei onnivoro):

  • Arancine: quelle tipiche sono con ripieno di carne o al burro e prosciutto, ma sono molti i locali di street food che forniscono anche un’alternativa vegetariana a base di funghi;
  • Lo sfincione è un lievitato rustico squisito che ricorda una pizza alta e viene farcito con pomodoro e formaggio;
  • La caponata di melanzane in agrodolce è il nostro credo: pensavamo di averne mangiate di buone, ma poi abbiamo assaggiato quella made in Palermo e abbiamo capito di essere tornate alla vita;
  • I cardi in pastella sono una tipica proposta dello street food locali, approvatissimi;
  • Pane, panelle e crocchè: la trinità del gusto;
  • La pasta alla muddica, spesso viene servita anche con le acciughe, ma molti la servono anche in versione veg: golosissima;
  • La parmigiana di melanzane è come una scultura di Antonio Canova: sublime e sempre di moda.
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@Travel on Art, street food mercato Capo

Dove dormire a Palermo

Hai sempre sognato di dormire tra le opere d’arte?

Qui a Palermo puoi coronare anche questo obiettivo: la risposta è Afea Art & Rooms, situato nel cuore di Palermo tra i due Teatri. Carmen e Danilo hanno creato un incubatore artistico dove viaggiatori e artisti possono confrontarsi, sia di persona che attraverso la tecnologia, per arricchire la propria esperienza di visita a Palermo.

L’anima street di Palermo rivive dentro ad Afea attraverso gli interventi di Igor Scalisi Palminteri, Chekos, Antonio Curcio, Ligama, Riccardo Buonafede, Demetrio Di Grado e tanti altri.

Due note di merito: oltre alla location e all’ispirazione delle opere degli artisti, Afea spicca per lo spirito di ospitalità di Carmen e Danilo e per le straordinarie colazioni che offrono agli ospiti, 100% made in Palermo!

Leggi anche: Quali sono gli art hotel da non perdere!

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@Travel on Art, Afea Art & Rooms

Spiagge di Palermo: 2 posti imperdibili

Nella nostra guida su cosa vedere a Palermo in 2 giorni abbiamo parlato di arte, botteghe, musei, chiese, locali e molto altro: potevano forse mancare le spiagge? In questi due giorni non abbiamo potuto fare il pieno di mare, ma su consiglio dei nostri amici local ti raccomandiamo di non perdere la spiaggia di Mondello e l’Addaura.

Mondello è un paradiso a poca distanza dal capoluogo: questo tratto di costa dalla sabbia bianca e dall’acqua cristallina offre uno dei migliori punti di accesso al mare che la Sicilia abbia da offrire. Lungo il versante settentrionale del Monte Pellegrino, c’è un piccolo borgo marinaro a sud-est della spiaggia di Mondello che regala ai visitatori diverse calette. Se fai immersioni, l’Addaura è il tuo posto!

Via Huffingpost