
Palermo a colori.
Dal grande murale dedicato a Falcone e Borsellino dei siciliani Rosk e Loste ai polpi del comasco Ema Jones fino ai ritratti della francese Coquellicotte Mafille e al Sant’Erasmo del palermitano Igor Scalisi Palminteri. Quello che vi proponiamo oggi è un walking tour alla scoperta dell’arte urbana disseminata tra i vicoli storici, i portoni e le saracinesche del capoluogo siciliano. Ad accompagnarci Simona Sciortino, palermitana doc e guida turistica

La nostra passeggiata alla scoperta delle opere di street art più significative di Palermo parte dal quartiere dell’Albergheria, in prossimità del mercato di Ballarò. Qui si trovano cinque tra i murales di maggior interesse artistico della città: ‘Viva Santa Rosalia’ di Igor Scalisi Palminteri, ‘Fides’ di Andrea Buglisi, ‘Faces are places’ di Alessandro Bazan, ‘Turbo Ballarò’ di Fulvio Di Piazza e ‘Franco Franchi’ di CrazyOne

Tra vicolo Mongitore e via Dei Benedettini spicca l’enorme edicola votiva dedicata alla santa patrona della città di Palermo, Santa Rosalia, dai tratti che ricordano lo stile dell’Art Noveau. Si intitola VIVA SANTA ROSALIA la grande opera di Igor Scalisi Palminteri: le tre aureole rappresentano il mistero della trinità e il volto della santa è sorridente

In Via Luigi Villanueva Andrea Buglisi ha realizzato FIDES, la raffigurazione di un colibrì che solleva un macigno. Il titolo del murales, che significa fede in latino, indica la determinazione nel portare a termine anche le imprese apparentemente impossibili con impegno e dedizione. Il colibrì rappresenta l’arte che riesce a cancellare con la sua forza creativa il degrado

Sempre nel quaritiere dell’Albergheira, in vicolo Gallo (in fondo a Via Mongitore), Crazyone ha realizzato FRANCO FRANCHI, un omaggio al celeberrimo comico palermitano realizzato con la tecnica dello stencil (in uno stile che ricorda i pixel del piccolo schermo). L’’espressione confusa e stralunata è una di quelle che hanno caratterizzato l’attore

In un campetto nel cuore del mercato storico di Ballarò c’è il murale di SAN BENEDETTO IL MORO, il frate nero copatrono di Santa Rosalia. L’opera di Igor Scalisi Palminteri “svetta” su uno spiazzo oggi riqualificato, simbolo di integrazione razziale dove bambini bianchi e neri del quartiere giocano a calcio sotto lo sguardo del Santo
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Ci spostiamo nel quartiere della Cala dove, su una parete dell’Istituto Nautico Gioieni-Trabia, c’è il grande murales degli street artist siciliani Rosk e Loste dedicato a FALCONE E BORSELLINO. Realizzato per volontà dell’associazione nazionale magistrati (in occasione del 25esimo anniversario della morte), il grande ritratto è ispirato al celebre scatto di Tony Gentile

“Questo murale” disse il giorno dell’inaugurazione l’allora presidente della Commissione parlamentare Antimafia Rosy Bindi “deve ricordare a tutti che questa non è la città della mafia, ma la città di Falcone e di Borsellino”

Anche TvBoy, al secolo Salvatore Benintende (noto street artist di origine palermitane), ha reso omaggio a Giovanni Falcone. Si chiama E’ TEMPO DI ANDARE AVANTI! l’opera che ha collocato in Piazza Marina. TvBoy ritrae il magistrato con una bomboletta in mano mentre affida il suo messaggio su un muro del centro storico di Palermo

Si tratta di un’iniziativa commemorativa ideata con il supporto della stessa Fondazione Falcone. “Un omaggio alla mia città natale – ha dichiarato TvBoy – e al coraggio di questo giudice che tanto ha fatto per la libertà e la democrazia”

Arriviamo nel quartiere multietnico della Kalsa dove la fondazione Federico II tramite il progetto Pangrel, ha deciso di commissionare agli street artist Basik, Rosk e Loste, Camilla Falsini e mbre fatsla, la realizzazione di quattro grandi murales sulle facciate di edifici popolari. Le opere sono accomunate dal tema dell’accoglienza e dell’integrazione

In via dello Spasimo Rosk e Loste hanno realizzato BAKITHA, un’immagine di forte impatto che testimonia l’identità, l’integrazione e il sincretismo culturale di Palermo. L’opera raffigura una giovane donna dagli evidenti tratti non europei. La particolarità sta nell’aureola posta dietro il capo della ragazza che ci porta all’interno di un mondo spirituale appartenente all’arte sacra

Sempre in via dello Spasimo l’illustratrice romana Camilla Falsini ha realizzato FEDERICO II BAMBINO. Un omaggio a una figura storica come simbolo di accoglienza, inclusione, curiosità. Federico II è un bambino, un NICO (piccolo in siciliano) col suo Drago a dondolo (Drago era il nome del suo cavallo) che, lungo le vie arabe della Kalsa, accoglie religioni, culture e arti

Arriviamo in piazza Magione dove troviamo uno dei murales più famosi e raffinati di tutto il quartiere della Kalsa: SOGNO DI PAPA SERGIO I di Sten & Lex. Dipinto in una delle facciate di un ex convento è una rivisitazione del dipinto omonimo del pittore fiammingo Rogier van der Weyde
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Lasciamo la Kalsa per trasferirci a Molo Sant’Erasmo per una nuova tappa della nostra passeggiata a Palermo alla scoperta delle sue opere di street art più significative. Sulla facciata dell’ex pastificio Virga, Igor Scalisi Palminteri ha dipinto SANTO ERASMO, il protettore dei marinai che guarda il mare in segno di fiducia in un futuro di cambiamento

“Non so se Gesù Cristo avesse in mente quello che sta succedendo nel Mediterraneo quando disse ai suoi amici che li avrebbe resi pescatori di uomini – ha spiegato Palminteri – Questo dipinto è dedicato a tutte le donne e a tutti gli uomini che salvano in mare i miei fratelli e le mie sorelle. Sogno un mondo senza confini”

Lasciamo il centro storico della città per trasferirci nell’area sud-orientale, nel quartiere dello Sperone. In via XXVII Maggio, su una parete di un palazzo popolare, troviamo SANGU E LATTI (Sangue e latte) di Igor Scalisi Palminteri. “Partiamo dal latte della mamma per prenderci cura dei bambini che spesso questa città dimentica” ha dello l’autore

Sempre allo Sperone Igor Scalisi Palminteri ha realizzato anche IO SONO TE, con il quale ha voluto sensibilizzare sul tema della violenza sui bambini. Per farlo ha scelto un’immagine emblematica ma, soprattutto, un muro di 18 metri di una palazzina del quartiere, a fianco della scuola Pertini vandalizzata durante il lockdown
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“Dedico questo muro a mia figlia che ha 5 anni e con lei, a tutti i bambini e le bambine di questa città – ha spiega l’artista -. Perché sono la nostra unica possibilità, per costruire insieme una visione nuova, una Palermo possibile che riesca a guardare alla bellezza e al futuro”
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I Cantieri Culturali alla Zisa sono un’ex area industriale di Palermo alle spalle del Castello della Zisa. La struttura comprende 23 capannoni al cui interno sono stati realizzati i mobili liberty tra i più belli d’Europa. Oggi sono una vera e propria cittadella della cultura, essendo l’area utilizzata per eventi teatrali, musicali e cinematografici

Ci trasferiamo adesso nel rione Danisinni per una nuova tappa della passeggiata alla scoperta della street art di Palermo. Qui, nel 2017, è nato RAMBLA PAPIRETO, un progetto di riqualificazione partecipata in chiave artistica che ha visto coinvolti l’Accademia di Belle Arti di Palermo, la Parrocchia Sant’Agnese e gli abitanti del quartiere

Il presidio artistico di Danisinni nel corso degli anni è diventato permanente. A ereditarne lavoro e visioni è oggi il MUSEO SOCIALE DANISINNI (fondato da Valentina Console, Enzo Patti, Rossella Puccio, Angela La Ciura, Calogero Barba, Nicolò D’Alessandro e Fratel Mauro) che vanta la prima collezione di scrittura asemica, calligrammi e poesia visiva in Sicilia

Torniamo in centro. Nel quartiere del Capo troviamo IL LEONE DEL TEATRO MASSIMO del sudafricano Ricky Lee Gordon, per il National Geographic uno dei migliori street artist del mondo. Rimasto a Palermo a causa di un volo cancellato, Lee Gordon ha voluto rendere omaggio alla città riproducendo il gruppo bronzeo di Benedetto Civiletti

In via dei Carrettieri, a pochi passi dall’Accademia di Belle Arti di Palermo, troviamo un’opera dello street artist Marco Mirabile, in arte Tutto e Niente. “La street art è un’arte effimera ma serve a fare memoria perché lavora sul tessuto urbano dei quartieri, nutrendosi delle sue storie – ha detto l’artista. Noi writers incrementiamo la memoria storica dei quartieri”
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Ci spostiamo alla Vucciria, in via Materassai, dove troviamo LA VITA E’ BELLA E VOI SIETE COME LEI del duo parigino Toqué Frères. L’opera si sovrappone ad un precedente lavoro realizzato dall’americano Dan Isaac Borts. “Ci piace molto lasciare in giro delle frasi, dei giochi di parole, delle citazioni di canzoni o dei proverbi riadattati” hanno confessato i Toqué Frères

In via Argenteria vecchia ci imbattiamo in una delle figure femminili di Julieta XLF, street artist valenciana che ha lasciato il suo segno anche in Sicilia. “Dopo il mio Erasmus a Palermo” ha confessato l’artista “mi sono innamorata di questa città incredibile, tanto pura e autentica, dalla quale, per questo stesso motivo, a volte senti il bisogno di scappare via

Sempre GIOVANNI FALCONE è il protagonista dell’opera del palermitano Andrea Buglisi sulla parete di un edificio che fa angolo in via Duca della Verdura. Un luogo emblematico che si trova sopra l’aula Bunker dell’Ucciardone di Palermo. L’opera ritrae il magistrato che osserva la città dall’alto. È raffigurato dietro a un vetro blindato e una linea al centro del volto taglia la sua immagine in due parti

Nell’estate del 2013 nel parcheggio dell’Ibis Styles Palermo di via Francesco Crispi, prende vita un progetto ambizioso nato dalla scommessa dell’imprenditore Salvo Zappalà: trasformare in elegante promenade quella parte della città un po’ sbiadita. Sette street artist vengono chiamati a raccolta per realizzare cinque opere sul muro di cinta del parcheggio

Un progetto che nel 2016 coinvolge anche l’interno dell’Ibis Styles Palermo. I siciliani Rosk e Loste sono chiamati a rinnovare i sette piani delle scale d’emergenza dell’albergo aderendo alla campagna di sensibilizzazione del ministero della Salute “Usa le scale, non prendere l’ascensore”. Ogni piano racconta i benefici che il corpo trae nel fare le scale per pochi minuti al giorno

Arriviamo a Borgo Vecchio per la nostra ultima tappa alla scoperta della Street Art di Palermo. Si chiama BORGO VECCHIO FACTORY il progetto promosso dalla civic startup Push e dall’associazione no profit Per esempio Onlus che ha coinvolto bambini e ragazzi in laboratori di pittura creativa in collaborazione con artisti di fama internazionale

Oltre a Ema Jones, artista comasco residente a Palermo, il laboratorio a Borgo Vecchio ha coinvolto anche Aris, muralista di Viareggio, e Alleg, muralista abruzzese basato a Roma, autore del grande pallone da calcio (a bordo del campetto recuperato) che riproduce la topografia del Borgo con i tetti in nero e lo spazio pubblico (le strade e le piazza) in bianco
Via SkyTg24