Durante i giorni ad Armento sono venuto a contatto con persone molto accoglienti. Quando ho inviato la foto del lavoro ancora non finito a un mio fraterno amico, mi ha detto che i cavalli lo facevano pensare all’amicizia. Così più dipingevo e più mi accorgevo che era quello il soggetto del dipinto.

Avevo in mente i legami che esistono in una comunità ed è questo il senso che unisce i due Santi e i due cavalli mentre si scambiano sguardi amichevoli: la pace di questi luoghi, la loro atmosfera che trasuda cordialità e affetto. 

San Vitale e San Luca, monaci erranti, sono due santi siciliani, uno di Castronovo, città gemellata con Armento, e uno di Enna. Da siciliano è stato molto bello avere avuto la possibilità di raccontare queste due vite in Basilicata, a una comunità che probabilmente vede realizzato un intervento di questo tipo per la prima volta. 

Sono felice di avere dato grazie alla pittura murale una prospettiva diversa di interpretazione, coniugando l’iconografia tradizionale e uno sguardo contemporaneo.

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